Soffi in me silenzio stanco
dalla tua bocca, un segreto passaggio verso il cuore

come a Nord il debole fischio di lame tagliano il vento
così nella carne il mutismo sfacciato si fa strada negli anni,
se il pensiero ha larghe ali, tu lasciami volare
perché le labbra che quasi giunsero al contatto
ora nel trillo del tuo violino rivivono l’idea di un sapore

soffi in me silenzio stanco
dalla tua bocca fili d’argento intrecciati, per la mia fuga

una lunga linea grigia contorna boschi e colline
un soffio ancora, un ultimo respiro
prima di morire d’assenza
prima dell'ultimo passaggio verso il cuore.

triste... ma bellissima

purtroppo del vivere la sofferenza è una componente

ma tu riesci a descriverla quasi fosse una canzone
un sottile e flebile canto

pg

Grazie.....
La sofferenza è componente fondamentale e immancabile presenza nella nostra vita...e mi rendo sempre più conto, che è necessaria ai fini della "mia poesia"...Non so per qual ragione la mia Musa s'offende se sono felice. Torno a essere gravida di parole solo quando la sofferenza, seppur minima, si fa spazio in me.
E quando non accade.......Muoio d'assenza....

Quoto il tuo ultimo post - quello sopra alla mia testolina -
perché sarà pazzesco ma credo che capiti proprio così anche a me

...mannaggia