Straziata lacrima che scivoli sul cuore
nel tuo petalo d’antico fiore ho perso la speranza,
echeggia a notte fonda nel silenzio
il rombo assordante, il frastuono
del palpito di vita che mi cingeva dolce
e scivolando lungo il fiume
io le monete per Caronte ancora non le ho trovate,
traghettatore d’anime perdute
traghettatore di questa ultima mia morte,
quando del fiele che mi scende in gola
il miele vibra ancora dolce sulla lingua,
amarti, oscura mia presenza
nel buio delle notti come ladra
nascosta sotto salici dormienti
quando la luna è ormai tarda,
amarti perché nulla ci rimane in questa vita
se non qualche moneta per il buon Caronte.

Poesia estrema, che inneggia al soliloquio, alla riflessione, alla meditazione...
la trovo originalissimo modo di definire la disperazione... di un amore.

in rilettura, perché molto bella!

echeggia a notte fonda nel silenzio
il rombo assordante, il frastuono
del palpito di vita che mi cingeva dolce
e scivolando lungo il fiume


Magica Reb