Anni fa mi avvicinai alla cultura dei Nativi con grande curiosità, che si trasformò in breve tempo in amore.
Mi sono sempre chiesto, leggendo le loro poesie il perchè erano tutte così belle nonostante l'estrema semplicità.
Capii che era proprio questa semplicità a rendere magica ogni parola, ogni frase del popolo Nativo.
Parole che tutti possono comprendere e che arrivano direttamente al cuore, liberando un aroma di saggia quotidianità che sfiora la mente di chi legge.

Dietro la frase di un Nativo c'è sempre un'esperienza vissuta in prima persona.
Parlare di noi stessi e di quello che siamo, dei nostri sogni, delle nostre paure e dei nostri punti di forza è un omaggio che facciamo agli altri e questo i Nativi lo sapevano perfettamente.
Nulla o quasi veniva scritto, tutto tramandato oralmente, magari davanti ad un fuoco, sotto le stelle, facendo salire al cielo sbuffi di fumo di pipa.
Immaginiamoli così, raccolti attorno al fuoco, con i bambini in braccio e le loro compagne vicine, immaginiamoli parte di quell'universo, fermi come le stelle dei cieli limpidi delle praterie americane, immaginiamoli come i fili d'erba mossi dal vento.
Immaginatevi li anche voi seduti in mezzo a loro, parte di tutto l'universo ed a contatto intimo con la natura.
Provate a rileggere le frasi e le poesie che avete postato fino ad ora in quest'ottica, ripetetele dentro di voi, unitele alla musica della vostra sensibilità e lasciatele fluire come acqua limpida di una sorgente.
Basta un attimo e scoprirete che questa musica esce dai vostri cuori, ed è sempre stata parte di voi, fin da quando eravate un semplice granello di sabbia portato dal vento del deserto.
Credo sia questo il più grande segreto nascosto nell'insegnamento dei Nativi.

Permettetemi di esprimere un sentimento che ho dentro da tempo, voglio ringraziare di cuore Marzia che ha deciso di aprire questa sezione e tutti coloro che stanno partecipando portando perle di saggezza.
Reputo tutto questo qualcosa di grande.
Si dice che un uomo muoia solo quando morirà l'ultimo uomo che lo può ricordare.
Mi piace pensare che nel nostro piccolo stiamo tenendo in vita il grande sogno dei Nativi.

hai ragione, Principe... a me capita di rimanere sbalordita davanti alla profondità della cultura dei nativi nelle testimonianze che ci sono rimaste... e penso con tristezza ai tesori persi per strada o peggio distrutti dalla c.d. civilizzazione...

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Scritto da: maured 30/05/2005 22.35
hai ragione, Principe... a me capita di rimanere sbalordita davanti alla profondità della cultura dei nativi nelle testimonianze che ci sono rimaste... e penso con tristezza ai tesori persi per strada o peggio distrutti dalla c.d. civilizzazione...

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Verissimo Mercede.

Civiltà - Civilizzazione - oppressione - genocidio

Questa è la terribile sequenza che è stata donata ai Nativi.....

Vi sto abbracciando, ragazzi.

CANZONE DELLA LUNA NUOVA

Takelma


Io prospererò, e rimarrò,
e anche se i malevoli dicessero:
«Vorrei che fosse morto!",
proprio come te risorgerò ogni volta;
come risorgi tu,
dopo che i rospi della notte e i ramarri
ti hanno divorata.
Tu torni sempre
e proprio come te
io tornerò al momento giusto,
ritornerò.

da: "49 canti degli Indiani d'America" Ed. Mondadori

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Scritto da: fairy67 23/09/2005 4.04

Ascolta.... SpiritOfTheWolf

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SPLENDIDA!

davvero bella, grazie