GLI ACCHIAPPA-SOGNI
Nelle mie letture sugli Indiani d'America ho trovato molte ipotesi, talvolta discordanti, sulle origini del Dreamcatcher. Qualcuno dice che la tribù degli Oneida fu la prima a diffonderlo, altri credono che sia stato uno sciamano della nazione degli Ojibwe ad intrecciare il salice e a tessere la rete per catturare i sogni,.
E' certo, però,che il Dreamcatcher si è in seguito diffuso in tutte le Nazioni dei Pellerossa.
Le leggende tramandate oralmente e giunte fino a noi parlano di Dei e figure mitologiche che possono essere legate alla cultura di tribù ben precise, ma tutte diverse.
Questo alone di mistero che avvolge la nascita del Dreamcatcher lo rende ancora più affascinante, sospeso tra la magia dell'inconscio e delle visioni oniriche e la realtà del risveglio.
Per presentare il mio lavoro ho scelto diverse storie: alcune sono legate alla mitologia, altre sembrano favole, un po' per i grandi e un po' per i piccini, perchè tutti abbiano una chiave per i sogni, a qualunque età.
In origine i Dreamcatchers venivano appesi alla culla dei neonati per proteggerli dagli incubi, inoltre le piume che dondolavano ad ogni respiro intrattenevano e distraevano il piccolo. Per i neonati maschi si attaccavano al cerchio piume di aquila, simbolo del coraggio e della forza, mentre alle femmine erano destinate piume di civetta o di gufo, simbolo di saggezza.
(MANU)*
I^ LEGGENDA
nella tradizione Cheyenne
La leggenda indiana narra che tanto tempo fa in un villaggio cheyenne, viveva una bimba chiamata Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse a sua madre Ultimo Sospiro Della Sera:
- Quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero che mi becca e mi vuole mangiare finché non arrivi tu, leggera come il vento per cacciarlo via.
Io ti sento, ma non capisco cosa sia tutto questo.
Ultimo Sospiro Della Sera prese la sua bimba fra le braccia e rassicurò la sua piccola impaurita:
-Le cose che vedi di notte si chiamano sogni e il volatile nero che vedi è soltanto un'ombra che viene a salvarti.
-Ma io ho tanta paura e vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone. Cosa posso fare, mamma?
Allora la saggia madre che in cuor suo sapeva che sarebbe stato ingiusto chiudere la porta all'orecchio interiore, inventò una rete tonda per pescare nel lago della notte.
Poi diede all'oggetto un potere magico:
riconoscere i sogni buoni da quelli cattivi o ingannevoli. Lo pose sopra la culla della sua bambina e ne costruì tanti altri per tutti i bambini del villaggio.
Man mano che i piccoli crescevano arricchivano le loro reti con oggetti a loro cari e il potere magico del dreamcatcher cresceva, cresceva insieme a loro.
Solo i sogni buoni passavano attraverso le maglie della rete, mentre quelli cattivi restavano senza speranza impigliati nella tela.
Ogni indiano conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita come amuleto portatore di forza e saggezza.
II^ LEGGENDA
nella tradizione Sioux Lakota
Tanto tempo fa, quando il mondo era giovane, un vecchio sciamano Lakota si trovava sulla cima di un alto monte ed ebbe una visione.
Iktome, il grande briccone e maestro di saggezza, gli apparve sotto forma di ragno e gli parlò in una sacra lingua.
Mentre parlava, Iktome il ragno prese il cerchio di salice che l'anziano portava con sè, al quale erano attaccate piume, crine di cavallo, perline e offerte sacrificali e iniziò a tessere una rete all'interno del cerchio.
Parlò all'anziano dei cicli della vita, di come iniziamo a vivere da bambini, passando poi dall'infanzia all'età adulta.
Alla fine diventiamo vecchi e qualcuno si prende cura di noi come se fossimo di nuovo piccoli, completando così il ciclo.
"Ma", disse Iktome mentre continuava a tessere la rete "in ogni periodo della vita vi sono molte forze, alcune buone e altre cattive.
Se ascolti le forze buone queste ti guideranno nella giusta direzione, ma se ascolti le forze cattive andrai nella direzione sbagliata e questo potrebbe danneggiarti.
Dunque queste forze possono aiutarti, oppure interferire con l'armonia della Natura. Mentre il ragno parlava, continuava a tessere la sua tela.
Quando Iktome finì di parlare consegnò all'anziano la rete e disse
"La ragnatela è un cerchio perfetto con un buco nel centro, utilizzala per aiutare la tua gente a raggiungere i suoi obiettivi, facendo buon uso delle idee, dei sogni e delle visioni. Se credete nel Grande Spirito, la rete tratterrà le vostre visioni buone mentre quelle cattive se ne andranno attraverso il buco".
L'anziano sciamano raccontò la visione alla sua gente ed ora molti Pellerossa appendono un "acchiappasogni" sopra il letto per filtrare sogni e visioni.
Quelli buoni sono catturati nella rete, quelli maligni scivolano nel buco centrale e scompaiono per sempre.
III^ LEGGENDA
nella tradizione Chippewa
Un ragno stava tranquillamente tessendo la tela nel suo angolo, vicino al luogo dove Nokomis, la nonna, solitamente dormiva.
Ogni giorno Nokomis guardava il ragno al lavoro, intento a tessere la sua ragnatela.
Un giorno, mentre lo osservava, entrò suo nipote:
"Nokomis-iya!" gridò il ragazzo, guardando il ragno.
Fece un balzo, prese una scarpa e si lanciò verso di lui.
"No-keegwa", sussurrò la vecchia, "non ucciderlo."
"Nokomis, perché proteggi il ragno?" chiese il giovane ragazzo.
La vecchia sorrise ma non rispose.
Quando il ragazzo si fu allontanato, il ragno si avvicinò alla vecchia donna e la ringraziò per avergli salvato la vita.
Le disse: "Per molti giorni mi hai osservato mentre tessevo e facevo oscillare la mia tela, hai ammirato il mio lavoro.
Poiché mi hai salvato la vita, ti offrirò un dono in cambio." Sorrise con quel sorriso speciale che hanno i ragni e si allontanò, tessendo mentre si muoveva.
Subito la luna si avvicinò gentilmente alla finestra e illuminò la rete con un magico raggio argentato.
"Vedi come sto tessendo?" disse il ragno "Guarda e impara, ogni rete catturerà i brutti sogni.
Solo i sogni buoni passeranno dal piccolo buco centrale, questo è il mio dono per te.
Usalo per ricordare soltanto i bei sogni, quelli cattivi rimarranno senza speranza impigliati nella tela."
*MANU è un'artigiana che espone nel settore non tradizionale della Fiera di Sant'orso, millenaria fiera valdostana.
Ade